martedì 16 gennaio 2018

Sintesi finale

Sintesi finale

(Di seguito verrà riportato un sunto condotto sul tema della radioattività artificiale, nel quale si evidenzieranno i punti salienti, ponendo l'attenzione su quelle che sono le caratteristiche peculiari, mediante dei riferimenti ai vari post)

Per radioattività si intende la proprietà dei nuclei di alcune sostanze (radio, uranio, attinio, torio, etc.) di disintegrarsi spontaneamente emettendo radiazioni particolarmente intense e trasformandosi in nuclei di altri atomi solitamente più leggeri. Il termine è stato tradotto in più lingue, quali ad esempio francese, inglese, tedesco e così via in descrizione e traduzioni. Si è riportata anche una mappa concettuale nella quale si sono citati alcuni dei vari concetti legati al tema e come questi possano correlarsi gli uni con gli altri.

Prima di passare alla descrizione vera e propria, si è voluta poi dare un'attenzione particolare alla presenza della radioattività nell'arte, citandone presenze nella musica, nei fumetti, nel cinema e ancora nella lettura narrativa.

Con l'intento di darne un'idea, si è descritta la sua storia e chi ha reso possibile il suo utilizzo, quindi si sono passati in rassegna gli elementi e i materiali che la costituiscono. Ancora, sono state enunciate le principali grandezze di misura e riportati alcuni termini tecnici, con la redazione di un glossario trilingue.

Entrando poi nello specifico, sono stati evidenziati vari temi legati alla radioattività, quindi come questa possa essere intesa come fonte di approvvigionamento energetico, descrivendo quelle che sono le tecnologie e le scienze impiegate per l'estrazione di energia nelle centrali nucleari e le industrie stesse, ma anche quelle che sono le fonti di accaparramento energetico alternative. Si ci è poi soffermati sulle problematiche connesse all'artificiale, ovvero il problema dell'inquinamento, riportando i rischi dovuti alla contaminazione nucleare, tramite articoli di giornale sugli eventi accaduti a Černobyl' e nel mezzogiorno.
E' stata poi posta l'attenzione sugli aspetti socio-politici riportando anche qui un articolo sulle tensioni internazionali.
Infine, si è fatta una panoramica su quelli che sono gli scopi dell'artificiale, che sono molto vari, e che spaziano da quelli bellici a quelli civili, quindi medici ed industriali.

L'analisi è stata corredata, infine, con vari graficisimboli dell'artificiale.

In conclusione, è stato redatto un abbecedario così da far intendere i messaggi che lo scrittore voleva trasmettere.

sabato 13 gennaio 2018

Gli utilizzatori della radioattività

 Gli utilizzatori della radioattività


La radioattività, in ambito civile, risulta essere un mezzo dotato di enormi potenzialità e che soprattutto può essere utilizzato nei campi più variegati.
 Molti infatti risultano essere gli usi che tale tecnologia permette:
  •  vi è infatti l'approvvigionamento energetico, che sfrutta la capacità degli atomi di scindersi liberando una notevole quantità di energia.  
Viene riportato un breve video che spiega, a grandi linee, quello che è il funzionamento di una centrale nucleare
 

(Video esplicativo)
  • In ambito industriale risulta essere usato per la effettuare disamine sul pezzo che si vuole studiare così da evidenziare la presenza di eventuali difetti sub superficiali.

  • In ambito medico può essere utilizzato in due ambiti principali differenti, ovvero qualora sia necessario andare ad effettuare una radiografia (tale processo risulta essere il duale di quello usato in ambito industriale, ma questa volta impiegato su esseri umani) e nei processi di cura contro le leucemie, con l'uso della chemioterapia.

(Bambino duranti le fasi della chemioterapia)







Tensioni internazionali legate alla radioattività

Tensioni internazionali legate alla radioattività

L'argomento della radioattività, dagli anni '50 in poi, è stato un punto critico per quanto riguarda le relazioni tra i vari paesi. La minaccia di un ecatombe nucleare ha infatti segnato la storia del mondo fino agli inizi degli anni novanta, fino, dunque, alla caduta dell'URSS, con i due schieramenti, URSS, appunto, da un lato, e USA dall'altro, a mostrare i muscoli e a svelare ogni possibile miglioramento dell'ordigno atomico, come la bomba H.

(Rappresentanti delle parti coinvolte nell'accordo)
Modernamente si sta cercando di avviare un processo di denuclearizzazione che porti tutti i paesi a non usare la potenza atomica come mezzo di offesa; ne è un esempio il processo di denuclearizzazione che è stato concluso dall'amministrazione Obama, nel 2015, nei confronti dell'Iran, tramite la stipulazione di un accordo sul nucleare.

(Kim Jong-un e Trump a confronto)
  
Un nuovo fronte per quanto riguarda le tensioni sul nucleare però si è aperto con la Corea del Nord, con il dittatore Kim Jong-un fremente di aver un un mezzo di distruzione di massa che possa, se non distruggere, quantomeno offendere gravemente il nemico numero uno di Pyongyang, ovvero gli stati uniti d'America

mercoledì 3 gennaio 2018

Abbecedario della radioattività

Abbecedario della radioattività

"A" come atomo: l'elemento su cui si basa la radioattività e tutto ciò che ruota intorno ad essa.
"B" come Becquerel: fisico francese che per primo scoprii  la radioattività e che diede il nome all'unità di misura del sistema internazionale definita come l'attività di un radionuclide che ha  un decadimento al secondo.
"C" come chemioterapia: branca della farmacologia che sviluppa farmaci con capacità di distruzione quanto più mirata e selettiva possibile di manifestazioni biologiche patologiche.
"D" come decadimento: trasformazione di una particella o di un nucleo atomico in uno o più oggetti differenti.
"E" come emissioni: ovvero radiazioni potenzialmente letali per gli essere umani.
"F" come Fukushima: città divenuta tristemente famosa per il disastro nucleare avvenuto nella centrale situata nelle vicinanze del capoluogo.
"G" come gamma: particolare radiazione di tipo ionizzante dotata di un quantitativo ingente di energia, a frequenza molto elevata, generata dal decadimento radiativo dei nuclei atomici.
"H" come Hiroshima: fu la prima città del Giappone ad essere obiettivo di un attacco nucleare da parte statunitense, attacco che avvenne il 6 Giugno 1945.
"I"come isotopo: è un atomo di uno stesso elemento chimico, con dunque lo stesso numero atomico Z, che però presenta un numero di massa A differente, e quindi differente massa atomica M. Gli isotopi si suddividono in isotopi stabili o instabili; entrambi sono radioattivi.I primi ,però, hanno tempi di dimezzamento estremamente lunghi, quindi effettivamente possono non considerarsi radiativi.
"L" come lastra: supporto materiale utilizzato nelle radiografie, in cui si sfrutta l'interazione tra un raggio di fotoni diretti da una sorgente ad un ricettore (rivestito con la lastra) e la materia interposta.
"M" come Manhattan: nome che venne attribuito al progetto segreto del governo americano che aveva come scopo la costruzione della bomba atomica.
"N" come Nagasaki: insieme a Hiroshima, fu la città giapponese su cui venne sganciata la seconda bomba atomica il 9 Giugno 1945.
"O" come organismo entità che, sottoposta ad un'esposizione prolungata alle radiazioni, può mutare, in quando può venire leso il DNA o possono venire danneggiati i cromosomi.
"P" come polonio: semimetallo radioattivo raro,scoperto per primo dai coniugi Curie il 20 Aprile 1902, che venne battezzato in tal modo in onore della Polonia, terra natale di Maria Skłodowska, nome da nubile di Marie Curie.
"Q" come quanto: quantità discreta e indivisibile di una certa grandezza.
"R" come radiazioni: insieme dei fenomeni legati al trasporto di energia nello spazio.
"S" come Soddy: fisico britannico che per primo, nel 1913, espresse il concetto di isotopo.
"T" come tumore: patologia medica che, tra le altre, può essere causata da un'esposizione prolungata a delle radiazioni.
"U" come uranio: elemento chimico di numero atomico 92. Può essere utilizzato come uranio arricchito o uranio impoverito in applicazioni militari e civili nella fornitura di energia.
"V" come verifica: quelle non distruttive contemplano tra le altre anche l'utilizzo della radiografia per vedere se sono presenti dei difetti all'interno del materiale e dare dunque dei giudizi di accettabilità del pezzo in esame.
"Z" come Z (numero atomico): numero che corrisponde al numero di protoni, e quindi anche di elettroni, all'interno del nucleo atomico.

Le storie e i protagonisti della radioattività

Le storie e i protagonisti della radioattività

Ecco alcuni dei protagonisti e delle storie ad essi correlati che hanno avuto una qualche influenza nella scoperta e nell'uso della radioattività:
(Wilhelm Conrad Rontgen)

I Raggi X venne scoperti per la prima volta da Wilhelm Conrad Rontgen nel 1895

La scoperta vera e propria della radioattività avvenne, però, in maniera del tutto casuale nel 1896, da parte di Becquerel, il quale aveva riposto in un cassetto un cristallo di uranile e una lastra fotografica, avvolta in un foglio di carta nera. Sviluppando la lastra, egli si accorse con sorpresa che su di essa era rimasta impressa l'immagine del cristallo. L'uranile aveva dunque emesso una radiazione, invisibile ad occhio nudo, ma capace di attraversare un foglio di carta e di impressionare una lastra fotografica.


(I coniugi Curie)





La scoperta fatta da Becquerel ebbe ampia risonanza, tanto che molti esperti del settore si interessano alla nascente branca scientifica.Uno dei contributi più importanti fu apportato da Marie e Pierre Curie, i quali, interessati a scoprire se altri materiali, oltre all'uranio, fossero radioattivi, riuscirono ad isolare due nuovi elementi, il radio, che diede il nome a tutti i materiale, che come questo, erano in grado di produrre delle radiazioni, e il polonio, il cui nome venne scelto in onore di Marie Curie, originaria della Polonia. 
Albert Einstein)











A cavallo tra il XIX e il XX secolo Albert Einstein con la sua teoria della relatività, intuì che masse ed energia potevano trasformarsi l'una nell'altra, che la massa era di fatto una speciale forma di energia e che una piccolissima massa avrebbe potuto produrre una quantità notevole di energia libera.  


(Joseph John Thomson)








Thomson, divenuto famoso per i suoi studi sugli elettroni, condusse studi sul potere ionizzante delle radiazioni legate ai fenomeni radioattivi.




(Ernst Rutherford)






Infine Rutherford  individuò due tipi di radiazioni contraddistinte da un diverso potere penetrante, cioè la radiazioni α e le radiazioni β. Inoltre a lui si deve la scoperta che gli elementi potevano essere trasformati artificialmente l'uno nell'altro con formazione di energia libera, come predetto da Einstein; si cominciò, pertanto a sviluppare un interessa verso un possibile approvvigionamento di energia che sfruttasse proprio i meccanismi atomici.

I luoghi della radioattività

I luoghi della radioattività

Quelli che si andranno ad elencare sono alcuni dei luoghi simbolo della radioattività :

FRANCIA:Alla fine del XIX secolo Becquerel e i coniugi Curie scoprirono che alcuni materiali, contenenti uranio e radio, avevano la proprietà di impressionare delle lastre fotografiche poste nelle loro vicinanze. Da tale evidenza scientifica parte la storia della radioattività

INGHILTERRA:Il Cavendish laboratory di Cambrige fu uno dei centri dove si svolsero le prime importanti ricerche sulla radioattività. Thomson si occupò del potere ionizzante delle radiazioni legate ai fenomeni radioattivi. Sempre in tale istituto, nel 1899, il fisico neozelandese Ernst Rutherford individuò due tipi di radiazioni contraddistinte da un diverso potere penetrante, che distinse in radiazioni α e radiazioni β.Solo successivamente il fisico francese Villard scoprì le radiazioni γ

STATI UNITI D'AMERICA:  ad una èquipe di scienziati venne affidato dal governo americano il compito di costruire l'ordigno atomico

UCRAINA: nelle vicinanze della città di Pryp'jat' in quella che allora era l'URSS, avvenne uno dei disastri più gravi della storia dell'uomo e sicuramente il più grave incidente mai avvenuto in una centrale nucleare, dove una nuvola di materiale radioattivo si sprigionò da un vasto incendio presente in un reattore e ricadde sulle aree circostanti contaminandole pesantemente e costringendo all'evacuazione centinaia di migliaia di persone

GIAPPONE:Il paese ha conosciuto le nefaste conseguenze legate alla distruzione e alla contaminazione da materiale radioattivo in almeno tre occasioni, cioè allo scoppio delle due bombe atomiche nelle località di Hiroshima e Nagasaki e nell'incidente alla centrale nucleare di Fukushima

Glossario trilingue della radioattività

Glossario trilingue della radioattività

ITALIANO :                                             INGLESE:                                            FRANCESE:
  • Atomo                                               Atom                                                           Atome
  • Fissione                                             Fission                                                        Fission
  • Fusione                                              Fusion                                                         Fusion
  • Decadimento                                     Decay                                             Décomposition
  • Centrale Nucleare                Nuclear power plant                                Centrale nucléaire
  • Nucleo                                               Core                                                          Core
  • Energia nucleare                         Nuclear power                              Énergie nucléaire
  • Scorie                                                 Waste                                                      Déchets
  • Isotopo                                                Isotope                                                     Isotope
  • Radioattività                                 Radioactivity                                            Radioactivité

Le industrie della radioattività

Le industrie della radioattività

L'utilizzo della radioattività nei vari campi è correlata all'estrazione e all'utilizzo dell'uranio o di altri elementi radioattivi. Questa è una lista dei principali paesi coinvolti in tali processi:

(Mappa dei paesi estrattori di uranio)










Successivamente all'estrazione si ha l'utilizzo di tali materiali per la produzione di energia elettrica. Ecco una lista della distribuzione nel mondo delle centrali nucleari :

Le tecnologie (e le scienze) della radioattività

Le tecnologie (e le scienze) della radioattività

La radioattività risulta in larga parte essere utilizzata per la produzione di energia, impiega poi nei più disparati usi ed utilizzi; le reazioni in base alle quali è possibile estrarre energia a livello atomico sono quelle di fissione e fusione nucleare.
  
(Schema teorico della fissione nucleare)

(Schema teorico della fusione nucleare)
 

I rischi della radioattività

I rischi della radioattività

I rischi legati alla radioattività risultano essere legati essenzialmente alla propagazioni di radiazioni nell'atmosfera. Tale inquinamento può avere tre cause:
  • Industriale: gli impianti nucleari sono autorizzati a riversare nell'ambiente materiale radioattivo in quantità stabilite dalle autorità competenti
  • Militare: costruzioni di ordigni bellici atomici
  •  Accidentale: disastri in impianti nucleari, con conseguente riversamento di sostane radioattive nell'ambiente
Ma cosa accade, a grandi linee, quando c'è un diretta esposizione, più o meno lunga, a delle radiazioni atomiche?

Le radiazioni (raggi X o gamma) prodotti dal decadimento dei nuclei, e dotati di un quantitativo notevole di energia, strappano un elettrone all'atomo portandolo dal suo stato fondamentale allo stato eccitato; in questa situazione l'atomo ha una maggiore propensione a reagire con altri atomi e a formare nuove molecole. Alcune di esse, cioè i radicali liberi, hanno la caratteristica di reagire molto facilmente a contatto con altre molecole, dando vita a sostanze prima inesistenti, che possono alterare il funzionamento o la riproduzione stessa delle cellule. L'entità del danno dipende dal tempo di esposizione: nel caso di periodi limitati, la dose assorbita è minima e le cellule, ed in generale i tessuti da esse costituiti, sono in grado di auto rigenerarsi; nel caso di intervalli prolungati,invece, i tessuti non riescono a far fronte all'invasione di radicali liberi,e si può avere il danneggiamento di DNA e cromosomi, e nascita di gravi patologie mediche.

Elenco dei sistemi danneggiati dalle esposizioni a radiazioni

















 (Effetti delle radiazioni sull'uomo)
 

I simboli della radioattività

I simboli della radioattività

(Simbolo della radioattività)
 Il simbolo che campeggia a destra non necessita di spiegazioni: universalmente infatti è riconusciuto come il cartello per segnalare il pericolo di attività radioattiva.

Singolare però risulta essere la sua storia:
Esso venne introdotto per la prima volta nel  1946 dagli scienziati che lavoravano al Radiation Laboratory dell’università della California, a Berkeley; il simbolo, esplicativo dalla portata del pericolo e del tipo di attività condotta,risultava essere allo stesso tempo di facile comprensione e dal design essenziale; il disegno,ovvero una specie di trifoglio con un pallino in mezzo, infatti, stava a rappresentare la forza irradiata dall'atomo.
Successivamente, alla fine degli anni cinquanta, il simbolo venne adottato dall'ANSI(American National Standards Institute) e, nel 1975, anche dall'ISO, cioè l'organizzazione internazionale che controlla la gestione degli standard in tutto il mondo.

(Simbolo complementare introdotto nel 2007)

 Nel 2007 l'ISO ha introdotto un simbolo complemantare a quello originale, che specifica meglio la minaccia di una contaminazione con sostanze radioattive.








 

I grafici della radioattività

I grafici della radioattività

Ecco alcuni grafici più significativi sul tema della radioattività:

Reattori nucleari pianificati
(Fonte ENI)
Il grafico mostra il numero di reattori pianificati, ovvero i reattori approvati e finanziati e previsti in esercizio entro 8-10 anni (dati aggiornati al 1° agosto 2017).
Fonte dati: World Nuclear Association

Reattori nucleari in costruzione nel mondo
(Fonte ENI)


Nel grafico è indicato il numero di reattori nucleari in costruzione per Paese (dati aggiornati al 1° agosto 2017). Questi nuovi 58 reattori avranno una capacità elettrica totale di 63 GWe.
Fonte: World Nuclear Association

Principali paesi produttori di uranio nel 2016
(Fonte ENI)
 Il grafico mostra i principali Paesi produttori di uranio. Nel 2016 sono state estratte 62.366 tonnellate di uranio, di cui 44.929 tonnellate in soli tre Paesi, Kazakhstan, Canada e Australia, che estraggono oltre il 72% dell’uranio mondiale prodotto.
Fonte dati: World Nuclear Association

Megawatt elettrici installati per paese nel 2016
(Fonte ENI)
 Il grafico mostra la capacità elettrica installata totale (MWe) da fonte nucleare per Paese. Nel 2016 i reattori nucleari opeartivi sono stati 446, per una capacità totale installata pari a 391.315 megawatt elettrici (MWe).
Fonte dati: World Nuclear Association




I numeri della radioattività

I numeri della radioattività
 
(Louis Harold Gray)
Le unità di misura principali della radioattività sono:
  • Gray[Gy]: Unità di misura della dose, ovvero la quantità di energia dissipata dalla radiazione per unità di peso della materia da essa investita.                                                                             
 1 Gy= 1 J/Kg
 





    (Antoine Henri Becquerel)
  • Becquerel[Bq]: Unità di misura del Sistema Internazionale per misurare l’attività di un radionuclide ovvero il numero di decadimenti che avvengono in 1 secondo in un materiale.
1 Becquerel equivale ad 1 disgregazione al secondo









    (Rolf Sievert)
  • Sievert[Sv]: Unità di misura del Sistema Internazionale per quantificare gli effetti biologici derivanti dalle radiazioni; in particolare 1 Sv è pari ad 1 joule di energia assorbita da 1 kg di massa.
 1 Sv= 1 J/Kg

martedì 2 gennaio 2018

La radioattività nel cinema

La radioattività nel cinema

(James Bond (Roger Moore) in una delle scene del film)


  L'agente 007 di certo si contraddistingue per la perfette riusciute delle sue ardite missioni, ed è un personaggio che è entrato nell'immaginario collettivo grazie alla sua eleganza, al suo sangue freddo e savoir-faire. In "octopussy:operazione piovra" l'agente più famoso a servizio di sua maestà è intento nello sventare un presunto incidente nucleare che comporterebbe conseguenze politiche rilevanti nello scacchiere europeo in piena guerra fredda.

(Locandina del film)


Le narrazioni della radioattività

Le narrazioni della radioattività
Il problema delle eco-mafie risulta essere molto sentito in Italia, soprattutto nel mezzogiorno: frequenti risultano essere i ritrovamenti di materiali radioattivi rinvenuti sotto metri di terra, materiali molto pericolosi poichè inquinanti dell'intero sottosuolo.
In quest'ottica  si pone l'articolo scritto da Biaggio Simonetta, il quale, descrive tale male cronico nazionale.
 
(Rifiuti tossici)
 

Le funzioni sostitutive della radioattività


Le funzioni sostitutive della radioattività

Molteplici risultano essere le funzioni della radioattività che possono essere sostituite in altro modo. Tra le altre si individuano:

Ambito industriale:Industrialmente vengono utilizzati i cosidetti metodi (o controlli) non distruttivi:il loro scopo è evidenziare l'eventuale presenza di cricche o difetti vari di un pezzo senza distruggerlo o danneggiarlo, permettendone così il riutilizzo. Tali controlli hanno lo scopo di consentire l'emissione di giudizi di accettabilità dei singoli manufatti.

In tale ambito, possono essere utilizzati per la scoperta di difetti, tecnologie differenti dal metodo radiografico, ed in particolare, si possono citare:
  • MAGNETOSCOPIA: generando un campo magnetico all'interno del materiale e cospargendo la superficie del manufatto da analizzare con della polvere di ferro, si possono vedere delle discontinuità in corrispondenza di un difetto a causa della non chiusura delle linee di forza
  • ULTRASUONI:Tramite un generatore di onde sonore, e calcolando i tempi di ritorno di queste ultime, si possono scoprire eventuali presenze di difetti
 
(Operazione di magnetoscopia)
(Misuratore del flusso di ultrasuoni)










Un'altra funzione, per quanto detestabile  questa possa essere, è l'utillizzo di varie tecnologie in campo bellico:
 Prima della seconda guerra mondiale, tutti gli ordigni qualunque fossero le loro dimensioni, erano costituiti essenzialmente da materiale esplosivo che però traeva la propria energia da processi chimici. Durante il secondo conflitto mondiale vennero sviluppate, da ambo i fronti, tecnologie che sfruttavano come potenziale distruttivo energia ricavata da reazioni a catena di fissione nucleare.
(Granata a frammentazione)

("Fungo" atomico)
 

Le forme sostitutive della radioattività

Le forme sostitutive della radioattività
Nella maggior parte dei casi la radioattività artificiale risulta essere utilizzata nella produzione di energia elettrica. Le principali forme alternative di approvigionamento risultano essere:
  • Energia solare: tramite dei pannelli solari avviene la conversione di energia termica in energia elettrica
  • Energia eolica: la forza del vento è usata per mettere in moto delle pale eoliche che con il loro moto producono energia elettrica
  • Energia idroelettrica: sfruttando il dislivello, si converte l'energia potenziale gravitazionale detenuta dell'acqua ad alta quota, tramite la messa in moto di turbine, in energia elettrica
  • Energia geotermica: energia, cioè, che viene fornita per mezzo di fonti geologiche di calore 
  • Energia ricavate dal mare
Quell
(Alcune tipogie di energie rinnivabili)
e esposte fino a qui risultano essere delle energie rinnovabili, quindi
che si ottengono da risorse naturali che hanno la capacità di rigenerarsi alla stessa velocità con cui vengono consumate e quindi non sono esauribili.





Vi sono poi fonti di energia alternative alla produzione in centrale nucleari che sono non rinnovabili, quindi basate sull'utilizzo di combustibili fossili;queste ultime, infatti, si rigenerano in tempi lunghissimi e il loro utilizzo porta all’esaurimento delle riserve disponibili. Fanno parte di questa categoria i combustibili come il petrolio, il carbone e il gas naturale utilizzate, ad esempio in delle centrali a gas, dove, tramite un generatore di gas, si ottiene energia elettrica.
 
(Centrale a carbone in provincia di La Spezia)












 

Gli elementi della radioattività

Gli elementi dell'artificiale 
 
La radioattività artificiale risulta essere utilizzata essenzialmente per la produzione di energia elettrica nelle centrali nucleari.  L'elemento che viene bruciato risulta essere l'uranio opportunamente trattato e la sua conversione in energia elettrica avviene tramite reazione di fissione, in un caso, o reazione di fusione dall'altra

(Uranio allo stato solido)







                                                                                             

 Successivamente, in seguito alle reazioni di reazione o di fissione si ha la produzione di scorie nucleari quali cesio, rubidio, iodio, stronzio etc. etc.

(Fusti di scorie nucleari)




                                                              
                                                                                                                                                                                         







 Oltre all'uranio esistono altri elementi radioattivi; tra cui
    (Francio)
  •  Francio (numero atomico 87):è uno degli elementi più instabili sulla terra. Si può trovare molto in profondità oppure in un suolo impregnato di scorie nuclerari.










    (Americio)
  • Americio(numero atomico 95): è un elemento artificiale altamente radioattivo.