mercoledì 3 gennaio 2018

Le storie e i protagonisti della radioattività

Le storie e i protagonisti della radioattività

Ecco alcuni dei protagonisti e delle storie ad essi correlati che hanno avuto una qualche influenza nella scoperta e nell'uso della radioattività:
(Wilhelm Conrad Rontgen)

I Raggi X venne scoperti per la prima volta da Wilhelm Conrad Rontgen nel 1895

La scoperta vera e propria della radioattività avvenne, però, in maniera del tutto casuale nel 1896, da parte di Becquerel, il quale aveva riposto in un cassetto un cristallo di uranile e una lastra fotografica, avvolta in un foglio di carta nera. Sviluppando la lastra, egli si accorse con sorpresa che su di essa era rimasta impressa l'immagine del cristallo. L'uranile aveva dunque emesso una radiazione, invisibile ad occhio nudo, ma capace di attraversare un foglio di carta e di impressionare una lastra fotografica.


(I coniugi Curie)





La scoperta fatta da Becquerel ebbe ampia risonanza, tanto che molti esperti del settore si interessano alla nascente branca scientifica.Uno dei contributi più importanti fu apportato da Marie e Pierre Curie, i quali, interessati a scoprire se altri materiali, oltre all'uranio, fossero radioattivi, riuscirono ad isolare due nuovi elementi, il radio, che diede il nome a tutti i materiale, che come questo, erano in grado di produrre delle radiazioni, e il polonio, il cui nome venne scelto in onore di Marie Curie, originaria della Polonia. 
Albert Einstein)











A cavallo tra il XIX e il XX secolo Albert Einstein con la sua teoria della relatività, intuì che masse ed energia potevano trasformarsi l'una nell'altra, che la massa era di fatto una speciale forma di energia e che una piccolissima massa avrebbe potuto produrre una quantità notevole di energia libera.  


(Joseph John Thomson)








Thomson, divenuto famoso per i suoi studi sugli elettroni, condusse studi sul potere ionizzante delle radiazioni legate ai fenomeni radioattivi.




(Ernst Rutherford)






Infine Rutherford  individuò due tipi di radiazioni contraddistinte da un diverso potere penetrante, cioè la radiazioni α e le radiazioni β. Inoltre a lui si deve la scoperta che gli elementi potevano essere trasformati artificialmente l'uno nell'altro con formazione di energia libera, come predetto da Einstein; si cominciò, pertanto a sviluppare un interessa verso un possibile approvvigionamento di energia che sfruttasse proprio i meccanismi atomici.

Nessun commento:

Posta un commento